Lunedì 21 dicembre
cerchio: Il Natale dei topolini
Oggi il primo bambino arriva verso le 8 ed ho, quindi, il tempo per sistemare un po' gli spazi.
E' sempre bello riuscire con calma ad ordinare e a rendere accogliente gli spazi per i bambini.
Così ne approfitto. la giornata si dipana con poche mie indicazioni e con la novità della locomotiva per la legnovia.
Il secondo lunedì di cerchio diviso tra grandi con Dominique e meno grandi con me. Molto buono anche questa volta.
Qualcuno va a fare una passeggiata con Dominique. Lorenzo, dopo un saluto un po' difficile, trascorre una delle sue più belle giornate con Zeno ed Emma. il colloquio con i suoi genitori è stato bello ed è stato centrato non sulle difficoltà di Lorenzo ma su quelle della mamma. Mi sembra di essere riuscito ad aiutarla nel trovare un bandolo nella propria matassa.
Giovedì 17 dicembre
Cerchio: Le scorte dello scoiattolo
Qualche defezione stagionale, con conseguente clima più tranquillo, ed un sonno post cda creano quel giusto mix di vago torpore. Il che è piacevole.
Si confermano i buoni momenti di alcuni bambini. Carlo in primis ha mi sembra che abbia deciso di cambiare vita: più sicuro, più socievole con i grandi e con i compagni, chiede se ha bisogno di qualcosa. Bene.
Nora è uscita dal micro periodo non buono ed è approdata ad una apparente stabilità d’umore. Oggi ricevo un messaggio dalla mamma nel quale chiede di incontrarsi per fare il punto.
Francesco B. direi che è in grande evoluzione. Noah molto tranquillo, relativamente, quantomeno. Ricomposto il trio GEL (Gaia, Emma P. e Linda) che continua ad annodarsi su se stesso. Madleine e Cesare hanno mangiato dai piccoli. Madleine è un po’ sotto tono ma aiutandola ad uscire da un certo atteggiamento “vittimistico” in cui si rifugia, diventa la solita solare bambina che abbiamo imparato a conoscere.
Il cerchio è ben ascoltato in questi giorni. Le storie dell’avvento piacciono veramente molto. Dopo il cerchio andiamo a fare il fuoco. Pranzo sereno.
Il torpore di cui parlavo all’inizio si fa sonnolenza dopo aver mangiato, allora andiamo sul divano a leggere: è bello constatare quanto questo momento piaccia sempre e a prescindere dal libro. E’ come la TV. Basta accenderla e può esserci un documentario sui bulloni che tutti si fermano ipnotizzati.
Lunedì 14 dicembre
cerchio: L’asinello di Giuseppe e Maria
Giornata piuttosto tranquilla. Nessuno aveva bisogno di chiedere niente e questo è, come sempre un bel segnale. Ad inizio mattinata mi dedico a riordinare e a cominciare gli addobbi per il Natale. Sembrano tutti contenti di essere all’asilo c’è un clima prenatalizio che concilia la serenità.
Con Dominique decidiamo di iniziare il doppio cerchio: lei con i grandissimi ed io con gli altri.
Per quanto riguarda il cerchio condotto da me devo dire che è stato bello. Uno per uno hanno detto cosa hanno ricevuto da Santa Lucia. Hanno parlato proprio tutti.
A proposito di favella, Lorenzo sembrerebbe non uscire da un vicolo cieco che lo porta in stand by, in attesa che la giornata passi. La discontinuità non lo ha aiutato di certo. Gli devo chiedere tutto per avere un qualche ritorno: Ti scappa la pipì? Vuoi toglierti la felpa? Etc. Lui risponde e sembra contento che io cerchi di immaginare i suoi bisogni, ma certo non è sufficiente. Oggi ha detto a Michela che forse aveva la febbre, con gli occhi gonfi. La febbre non c’era ed era evidente l’associazione fatta tra febbre e stare a casa.
Francesco B. e Matteo giocano al dottore e si cercano tanto.
Nora l’ho vista al meglio e ha voluto anche disegnare, come non l’avevo vista mai.
Abbiamo disegnato sui fogli trasparenti per poi proiettarli con la lavagna luminosa. Molto bello.
Carlo oggi era spavaldo: sono molto contento. Più sicuro e più sereno. Santa Lucia è stata, come al solito, grande.
Giovedì 10 dicembre
cerchio: Maria e Giuseppe ancora in viaggio
L'incipiente influenza ha inevitabilmente influenzato (e come poteva altrimenti?) l'intera giornata. Oggi presenti, finalmente, i genitori di Cesare. Presenza discreta e sobria.
Tutto bene ma mi restano sempre delle perplessità. il fatto che rimangano a braccia conserte tutto il tempo a guardare è dovuto all'imbarazzo? al non sapere cosa fare? ad altro ancora? Mah!? Sta di fatto che se non dai indicazioni continue non c'è verso di vedere partecipazione alla vita dell'asilo. Altro aspetto su cui riflettere è l'andare via senza figlio a metà giornata. Ieri Cesare, come è suo fare, non ha detto parola ma era evidente che avrebbe preferito seguire i genitori e non aspettare la chiusura. Si tratta di una situazione già vista che, secondo me, andrebbe regolata "imponendo" di non lasciare i bambini all'asilo per poi tornare.
Il cerchio è andato molto bene. Abbiamo raccontato di quella volta che a Maria, durante il viaggio, era venuta una voglia di... fragole...d'inverno. Bambini molto presi, tutti.
Oggi Gaia e Linda non c'erano e per Emma P. è stata l'occasione per cercare nuovi compagni e nuovi giochi. Un toccasana per lei, come lo è sempre in quelle situazioni in cui grava un asfittico e ripetitivo modo di stare e fare, bloccato da relazioni assai precocemente esclusive ed alimentate dalle famiglie (incolpevolmente ed in buona fede). Quindi oggi Emma P. ha giocato molto con Noah (ed ha fatto molto bene anche a lui) e con altri. A proposito di Noah, c'è da rilevare il suo percorso che lo sta portando a cercare di limitare la propria irruenza, lo si vede sforzarsi ed è molto impegnato, D'altro canto lo sto sostenendo molto cercandolo spesso.
Giulia oggi ha trascorso una bellissima giornata. In parte perchè non c'è in questi giorni Ester ed in parte, credo, perchè sua mamma ha chiesto di incontrarci per parlare un po'. Come sempre, molte cose si sbloccano quando si decide di prenderle in mano. Mi piace pensare che un pezzettino del suo star bene derivi da una cosa avvenuta mercoledì. Ho voluto lasciare andare un po' l'istinto ed ho fatto una cosa che mai avrei fatto perchè ho sempre ritenuto queste cose stucchevoli. Ho detto che avremmo dipinto Giulia e lei era contenta. Ora, per farlo veramente, bisognava trovare una soluzione: disegnare la sua sagoma su cartoncino.
Non l'avessimo mai fatto: entusiasmo alle stelle e l'alter ego di cartone sempre con sè per il resto della giornata. Anche tutti gli altri lo vorranno fare.
Quale lettura dare a questo?
Nel pomeriggio biscotti ed io che affondavo sempre di più tanto che non ho più niente da dire.
Giovedì 3 dicembre
cerchio: Il fidanzamento di Giuseppe e Maria
Giornata molto bella. Devo dire che la concentrazione mia è stata tutta rivolta al lavoro frontale con i bambini. Ho fortemente voluto non essere distratto da nient'altro che non fossero i bambini e questo, ovviamente, ha fatto la differenza.
Abbiamo fatto, raccontato, letto, riso e tutto il resto come da qualche giorno non capitava.
Ma andiamo con ordine.
Prima parte della mattina, prima della colazione, tranquillo. Ho proposto un lavoro per 8 bambini con la carta/tessuto e le cerette ad olio. Molto belli i risultati che poi abbiamo incorniciato e appeso nella nostra "galleria".
Ho voluto osservare meglio Ettore, che ultimamente sembrerebbe un po' troppo monello. Come spesso accade dietro questi atteggiamenti si nasconde qualcosa. Ma cosa? A parte alcuni elementi troppo chiari per non essere presi in considerazione, come il rapporto burrascoso con la mamma, vorrei scoprire di più. Mi sembra che abbia una voglia sconfinata di essere visto e guardato sotto luci nuove, buone e non solo evidenziando le monellerie. Così ho agito di conseguenza e ho cercato di anticipare le sue azioni solite e l'ho visto agire in direzione diversa. Ne è stato gratificato molto e ho continuato a guardarlo con occhi diversi e così continuerò a fare. Il risultato di oggi è molto incoraggiante, soprattutto alla luce del racconto del giorno prima. Ho imparato molte cose.
Cerchio molto concentrato e bello. Poche distrazioni e molto denso.
Resto di mattinata con tutti impegnati a fare ciò che desideravano e regnava una grande pace.
Pranzo tranquillo.
Primo pomeriggio con Pinocchio che piace sempre molto.
Nora comincia ad avere atteggiamenti compulsivi nei confronti di Francesco B. Pretende, letteralmente, di gicare con lui e si impunta al limite dello scontro se questo le è impedito.
Oggi hanno giocato insieme per molto, molto tempo e Francesco ne era contento. Poi lui voleva ascoltare Pinocchio e Nora ha dato i numeri. Al che io mi "inalbero" con lei che tiene botta con grande durezza, anche se Francesco le ripeteva che voleva ascoltare Pinocchio.
Poi si è arresa ed ha ascoltato anche lei. Ma che fatica! Ho dovuto veramente alzare la voce. Poi ha giocato molto con Noah.
Ne vorrei riparlare insieme.
Braccialetti e collane prima della merenda poi dei simpatici burattini per chiudere una intensa giornata.